Il diritto ad esercitare il consenso informato in campo medico è poco conosciuto e ben pochi sanno che possiamo dare il nostro consenso alla somministrazione dei farmaci così come alle operazioni chirurgiche, purché siamo coscienti e maggiorenni.
Definizione
“Il consenso informato nel campo medico, è una forma di autorizzazione utilizzata in Italia che deve essere espressa da un paziente per ricevere un qualunque trattamento sanitario previa la necessaria informazione sul caso da parte del personale sanitario proponente.” (fonte: Wikipedia)
Origine
Principali fonti di questo diritto sono riconosciute essere:
- il giuramento di Ippocrate, testo greco del 500 A.C. che recita come obbligo del medico “Come prima cosa non nuocere” (Primum non nocere)
- numerose linee guida di associazioni mediche americane e francesi fra ‘800 e ‘900 a scopo di proteggere il paziente dall’abuso del dovere medico
- il Codice di Norimberga (1947) creato a seguito del processo ai medici nazisti che torturarono i detenuti nei campi di concentramento
- la Dichiarazione di Helsinki (1964) sviluppata dalla Associazione Medica Mondiale e più volte rivista fino al 2013
- il Trattato di Oviedo (1997) approvato dai paesi membri dell’UE (fonte Consiglio di Europa https://www.coe.int/en/web/conventions/full-list/-/conventions/treaty/164)
Come si esprime
Si esprime firmando un documento che deve essere fornito dal medico.
Il nuovo consenso informato secondo la Legge 219/2017
La legge italiana del 2017 sul Consenso Informato precisa, ma non cambia la sostanza dei principi; qui il link percaricare il testo completo (dal sito associazione CORVELVA)
Consenso informato in campo vaccinale
Il consenso in campo vaccinale, qualora si tratti di un vaccino obbligatorio (ad esempio per la frequentazione della scuola), si esercita davanti ad un medico che in questo caso assume ruolo di pubblico ufficiale: rappresenta lo stato che ha imposto per legge quel farmaco vaccinale. Il consenso informato può essere esercitato solo davanti a chi dispone dei titoli opportuni e solamente il medico dispone della competenza necessaria a dare esaustiva e corretta informazione riguardo a quella somministrazione; questo diritto non può essere pertanto pienamente esercitato davanti ad un infermiere o un farmacista.
Quando si firma per dare il proprio consenso ad una somministrazione di un farmaco vaccinale, il documento che firmiamo può contenere questa formula:
Sono stato correttamente informato con parole a me chiare, ho compreso i benefici ed i rischi della vaccinazione, le modalità e le alternative terapeutiche, nonché le conseguenze di un eventuale rifiuto o di una rinuncia al completamento della vaccinazione